Perchè quando si riprende l’esercizio fisico è fondamentale tenere conto di come si respira ?

Molti di noi hanno provato su loro stessi che, quando si corre a una velocità eccessiva in rapporto alle proprie possibilità, la respirazione si fa affannosa e non si riesce a parlare in maniera fluida.

Diventa molto elevata la frequenza del respiro e la durata delle fasi di espirazione si riduce al punto che non si riesce quasi più a parlare.

Non a caso l’entità della ventilazione è tanto maggiore quanto più alta è la concentrazione di anidride carbonica nel sangue, che a sua volta dipende da quanto sono impegnati i muscoli.

Quindi per forza di cose, se nei muscoli si presenta pochissimo acido lattico, i livelli di anidride carbonica sono bassi ed il respiro è tranquillo. Al contrario invece, se la produzione di acido lattico sale, il livello di anidride carbonica nel sangue cresce, i respiri si fanno più frequenti e la durata dell’espirazione si riduce, tanto che non si riesce più a parlare.

In sintesi, se l’andatura che abbiamo durante la nostra corsa ci permette di parlare in tranquillità significa che ancora non ci siamo impegnati in maniera eccessiva. Nel caso opposto bisogna ridurre il ritmo della corsa. Questo ovviamente è un discorso che vale solamente per chi ha appena iniziato a correre e quindi l’organismo ancora non è totalmente abituato a questa tipologia di movimento.

Per chi invece corre già da tempo e in maniera costante, oppure per colui che ha iniziato a correre da poco e con il tempo arriverà ad avere molta più costanza nella corsa, le sedute di movimento saranno diverse e si dovranno praticare degli esercizi di velocità che appunto tendono a provocare il fiatone, ovviamente piano piano senza passare da un livello all’altro, ci sono vari stati di impegno ventilatorio.

Vi riporto quanto aveva scritto tempo fa Fulvio Massini, nel 2008 quest’ultimo faceva parte del consiglio direttivo della SNIAS (Sezione nutrizionista della società italiana di alimentazione dello sport), è stato il primo a sostenere l’importanza di concentrare l’attenzione sulla respirazione, distinguendo quest’ultima in questa modalità:

  • RF (Respirazione Facile), vuole dire che si è nelle condizioni di correre parlando senza problemi e quindi senza affanno.
  • RLI (Respirazione leggermente impegnata), il respiro diventa leggermente affannato, vuol dire che c’è un aumento della ventilazione, ma allo stesso modo permette di parlare anche se con un pò di difficoltà.
  • RI (Respirazione Impegnata), il respiro in questo caso è frequente e profondo, vuol dire che correndo con una velocità molto elevata in rapporto al grado attuale di preparazione.

Quindi come consiglio per chi sta iniziando a correre consiglio di evitare in tutti i modi la terza modalità di respirazione (RI = Respirazione Impegnata) più avanti si potrà impegnare in questa modalità la respirazione ma solo dopo aver abitutato il nostro organismo.

Buona lettura

A presto

Pietro Renzi

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