Secondo anno di gare, prima gara del secondo anno.

Giro di parole ?

Sarà ma questa è la prima gara di inizio stagione per il mio secondo anno di gare competitive oltretutto la prima gara in assoluto che lo scorso anno mi ha accolto tra sua bellezza.

La corsa dei santi per me significa un inizio, sia di stagione, che di competitività è importante per me come evento un po’ per tutto, sia per le dinamiche appena elencate ma sopratutto per le strade che ti fa percorrere.

Colosseo, Piazza Venezia, Via del Corso e così via, a mio parere la parte più bella di Roma, il centro, da me tanto amato.

Giorni e giorni di preparazione, tanto tempo, personal best durante la simulazione gara ma purtroppo l’imprevisto è dietro l’angolo e a soli 4 giorni dalla gara la febbre ha fatto da padrona accompagnata dalla gura di antibiotico, quindi potete immaginare la mia condizione alla griglia come poteva essere.

Ma non mi sono scoraggiato, ero comunque fortemente convinto di riuscire a ripetere il mio personal best se non addirittura di migliorarlo.

Ma se l’inconveniente è dietro l’angolo, la sfortuna invece ti attacca dritto in faccia ed ecco che al 4 km il polpaccio cede ed inizia a tirare tanto da non riuscire più a correre li per li, mi fermo, respiro e penso

Ormai Pietro è finita per il tempo devi arrivare al traguardo, li non puoi cedere qualsiasi sia la condizione

E così è stato, non mi sono arreso e fino alla fine a denti stretti sono riuscito a tagliare il traguardo!

10 km in 49 e 56, sotto i 5 km al minuto nonostante le mille difficoltà riscontrate prima e durante, ma sono comunque rimasto soddisfatto di come a livello psicologico sono riuscito a rispondermi e ad andare avanti, perché ormai le gambe non c’erano più.

Scrivo questo articolo a 60 giorni dall’ultima mia seduta di preparazione, la cura di antibiotico è terminata e il polpaccio è tornato in ottima forma, iniziamo a prepararci per la prossima avventura, anche se per tornare al minutaggio prestabilito ci vorrà comunque del tempo, ma come si dice ? Mai inizi mai finisci e quindi questa settimana, meteo permettendo dovremmo iniziare nuovamente a far girare le gambe.

Ci sentiamo alla prossima.

Pietro Renzi

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