Bentrovati miei cari lettori, miei cari runners.

Cambiare Percorso ? Vi chiederete cosa significa ? Cosa posso intendere con queste due parole ?

Ho costato su me stesso che cambiare percorso, rende la corsa letteralmente diversa, sia a livello di sensazioni che di prestazioni.

E’ ovvio che per determinate tipologie di allenamento, bisogna avere un percorso impostato in un modo rispetto a un altro.

Prendiamo come esempio il classico allenamento in mezzo alla settimana, quello delle ripetute! E’ un allenamento qualitativo, bisogna comunque cercare di farlo in strada che mantenga una traiettoria conforme, una strada dritta e lunga, evitando curve, attraversamenti pedonali e tutto ciò che può comportare nel senso opposto una corsa su un tratto di strada, tra virgolette, aperta a tutti.

Pero’ escludendo questa tipologia di allenamento, quante volte corriamo anche per fare dei semplici lunghi ? per mettere solo chilometri ? per stare bene con se stessi senza richiedere niente a noi stessi se non ottime sensazioni ?

Ecco in determinate situazioni ho trovato il “cambio percorso” FONDAMENTALE sotto vari fattori, vi elenco alcune cose percepite positivamente da me.

  1. Cambiare percorso rende più interessante la corsa perchè ci troviamo in un nuovo luogo, corriamo in altre strade, vediamo cose che abitualmente non vediamo quando corriamo e questo rende tutto molto più interessante.
  2. Cambiare percorso rende più dinamica la corsa, se vedere nuovi percorsi ci da la percezioni di felicità e di benessere di conseguenza la corsa sarà più dinamica, già la parola dinamica di per se significa “Successione di momenti e di cause determinanti rispetto al verificarsi di qualcosa.” questo si collega al punto tre.
  3. Cambiare percorso rende migliori le prestazioni, il collegamento con il secondo punto ? Ti muovi con più forza, tendi ad andare più veloce e quindi si ha una qualità di corsa diversa causata proprio dalle nuove percezioni che riceviamo in base al fattore “cambio percorso”
  4. Cambiare percorso ti porta a non avere punti di riferimento e anche questo comporta a correre meglio e in alcuni casi più veloci! Quante volte nei soliti percorsi arrivati alla panchina di riferimento, sappiamo che abbiamo compiuto già un km e guardiamo l’orologio per vedere il tempo, ecco questo è uno stress per la nostra attività perchè ci rendiamo schiavi del tempo e del percorso stesso.

Provateci, uscite senza orologio, non guardare il tempo ma solo i km percorsi, guardatevi attorno, vi troverete anche in strade da voi mai conosciute, vi renderà tutto molto più bello e semplice.

Vi sentirete bene con voi stessi ed apprezzerete con molta più facilità il benessere vero e proprio della corsa, senza fossilizzarvi con i tempi e con tante altre dinamiche che delle volte rendono pesante anche la singola seduta di corsa.

Vi abbraccio

Ci sentiamo presto

Renzi Pietro

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *